venerdì 29 maggio 2009

Colonia: il museo della cioccolata

Nonostante i millenni di storia e gli antichi monumenti che la contraddistinguono, quali la famosissima cattedrale gotica dalle guglie appuntite, il museo di cultura romano-germanica, i resti archeologici di epoca romana e le numerose chiese in stile romanico, una delle sue attrazioni più conosciute è anche una delle più moderne. Non stiamo parlando del bellissimo ponte sul Reno, ma del museo della cioccolata, lo Schokoladenmuseum, che è stato fondato nel 1993 ma è già diventato noto tra gli amanti della cioccolata di tutto il mondo.



Schokoladenmuseum


Colonia è sempre stata la capitale tedesca del cioccolato, poiché vi ha sede la Stollwerck, enorme compagnia che un tempo fu la seconda azienda fornitrice di cioccolato per gli Stati Uniti.
Il museo della cioccolata iniziò con una mostra in occasione del 150° anniversario della Stollwerk: ebbe così tanto successo che da essa nacque l’idea di un vero e proprio museo aperto tutto l’anno.
Il Schokoladenmuseum fu aperto il 31 Ottobre del 1993 e fu finanziato dal Dr. Imhof e conta più di 5 milioni di visitatori l’anno, per la maggior parte turisti.
L’esposizione è nata per essere un’esperienza interattiva, che accompagna il visitatore dalla fava di cacao alla tavoletta finita e confezionata.


La prima zona dell’esposizione tratta della pubblicità del cioccolato, facendo un’escursione dai primi del novecento ai giorni nostri. La pubblicità è sempre una parte fondamentale nei musei tematici di uno specifico prodotto, soprattutto se finanziati da un’azienda, come la Stollwerck.
Successivamente si fa conoscenza con l’attrice protagonista: la pianta del cacao. E’ strano come tutti mangino spesso il cioccolato nelle sue diverse forme, ma non abbiano mai visto la pianta da cui proviene, o assaggiato le sue amarissime fave.
Si può passeggiare in una serra tropicale alta dieci metri e con una superficie di cento metri quadri, attraversando una vera e propria giungla, in cui si presentano vari tipi di piante del cacao e della vaniglia, ma anche palme, piante tropicali, del caffè e di banana.




Pianta di cacao

Poi si passa al reparto della produzione, nel quale vengono veramente creati 400 kg di cioccolato al giorno sotto forma di tavolette, figure cave all’interno e tartufi, direttamente dalle fave di cacao.
Si possono vedere in funzione le macchine della produzione, ciascuna delle quali è unica e difficilmente sostituibile.
Alla fine del reparto di produzione c’è una fontana di cioccolato dalla quale zampillano 200 kg di cioccolato. E’ l’attrazione del museo ed è molto divertente, il sogno di grandi e piccini. Una hostess consegna ad ogni visitatore un wafer intinto nella cioccolata liquida. Io che sono particolarmente golosa e insistente, ne ho ricevuti 2.

Fontana di cioccolato

All’uscita, ci si può gettare nello shopping di delizie al cacao, tra cui dei bellissimi souvenir di cioccolata con la forma del duomo di Colonia, oppure si può assaggiare qualche piatto raffinato nella gastronomia con vista sul Reno.
Il museo è raggiungibile con il trenino del Dom o a piedi con una passeggiata lungo il Reno, che mi sento di consigliare. Il museo è riconoscibile per la struttura in vetro e acciaio che ricorda un battello. E’ aperto dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18 e al sabato e alla domenica dalle 10 alle 19. Il prezzo è di 7,50 euro per gli adulti, 7 euro nei gruppi e 5 euro con le riduzioni.

E' un museo che vi consiglio di visitare, innanzitutto perchè è unico nel suo genere e molto interessante, e poi perchè è piacevole e può rappresentare una parentesi divertente durante una vacanza culturale.
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1 commenti:

amzterdam ha detto...

ah, io sono tradizionalista! solo cioccolato svizzero (poi magari, visitando il Museo, cambio idea...)

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